L’ULTIMA LACRIMA DI ULISSE

POESIE D’AMORE ERRANTE

Prefazione di Gianangelo Di Febo

In copertina fotografia di Francesco Bini

Edizioni Phasar - Firenze, 224 pagine

www.phasar.net

ISBN 978-88-6358-368-7

Una sorta di omaggio ai piccoli pensieri emotivi della nostra vita segreta, ai piccoli sogni di un’umanità minore, che sempre sogni sono, alle nostre ambizioni, alle paure e alle amarezze che ci hanno umanamente fatto soffrire per riscoprire che, alla fine della nostra personale Odissea e delle mille imprese della vita di tutti i giorni, siamo comunque rimasti ciò che eravamo all’origine. Un pensiero semplice, da uomo comune, alle cose comuni per cui soffriamo e speriamo e per le quali spesso piangiamo quelle sottili e invisibili lacrime che tanto mi paiono indispensabili a voler scrivere “d’amore”.

La poesia di Augusto M. Funari è poesia d’amore, amore indefinito e curioso, nostalgico e trasfigurato. È poesia che eleva un canto permeato di rammarichi, di nostalgia e, a volte, della stanca vitalità di chi ha tanto da ricordare,  e ancora da sognare. In questi scritti l’Autore non smette mai di guardarsi indietro, di trovare nel passato la strada da percorrere e la forza di compren- dere le ragioni della sua inquietudine e del suo perenne ramma- rico per le cose che non sono ma che sarebbero potute essere. Vi si ritrova, martellante e sublimata, la presenza trasfigurata di una donna che non necessariamente è stata incontrata. Si percepisce l’amore verso le piccole cose di tutti i giorni, quelle che ci aiutano a vivere, ma, soprattutto, si percepisce il grande amore per i luoghi dell'infanzia, ancora così presenti nella vita di un adulto che avrebbe voluto rimanere bambino.

Giannangelo Di Febo