Cosa rimarrà della mia casa

 

Cosa rimarrà della mia casa

Quando verrà l’autunno

A smembrare i miei costrutti giovanili?

E del mio giardino,

Scavato a mani nude sulla spiaggia riarsa

Di una vita che solo ora

Rifiuta di essere come volevo?

Cosa ne sarà del mio tetto,

Bello e tenace per il sole

Eppure corroso e sgretolato

Dal vento del fatalismo?

Dimmelo tu, mio Dio,

Perché se questo fu il Fato

Io lo rifiuto,

Ma se fu il tuo volere

Come potrei oppormi ad esso?

Tu mi hai visto

Ho scelto solidi sogni per farne mattoni,

E ho colorato le finestre con i miei rimorsi…

Eppure…

Se di tetti fatui dovrò coprirmi,

Se di amore vario dovrò vivere

O di lacrime fugaci dovrò piangere,

Ti chiedo di darmene almeno la forza

Perché io possa salvare almeno me stesso

E trovarvi rifugio.






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L’ultima lacrima di Ulisse