I poeti amano la notte

Vivono le ombre, le paure,

I profondi schemi dell’oscuro.

Assaporano le ore che avvolgono

I risvegli della memoria

Come il fumo delle sigarette aggrovigliate

Sulla scrivania di pensieri reiterati.

Nella notte ascoltano gli spettri soffiare dal passato

Sulle spalle provate dal tempo.

E ritrovano il dolore del giorno

Poiché vivono delle sue lacrime interiori.



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L’ultima lacrima di Ulisse